L’elenco delle migliori DOCG del Piemonte

Se ti diciamo “Piemonte” cosa ti viene in mente?

Probabilmente una (o molte) delle sue eccellenze gastronomiche.

Sono infatti tanti i piatti e i prodotti che rendono questa regione tanto apprezzata sia a livello italiano che estero.

Tuttavia, c’è molto di più.

Lo sapevi per esempio che le DOCG del Piemonte sono ben 17, tra cui il nostro Roero?

Non sai di cosa si tratta o quali vini bianchi e rossi ne fanno parte?

Ecco allora tutte le risposte che cercavi.

Le DOCG piemontesi, di cosa si tratta?

DOCG non è un semplice acronimo che accompagna alcuni vini ma un vero e proprio indicatore di altissima qualità e autenticità.

Ci spieghiamo meglio.

Un vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita vanta un particolare pregio qualitativo ed è realizzato con uve coltivate in una determinata zona viticola.

“Determinata” perché molti vitigni sono particolarmente connessi all’ambiente in cui nascono e crescono: un Nebbiolo piemontese non avrà le stesse caratteristiche di uno lombardo.

Viene quindi da sé che “DOCG” sia sinonimo di eccellenza, anche grazie alle norme e alle protezioni definite dai vari disciplinari.

Ma non dilunghiamoci troppo.

Scopriamo subito tutti i vini DOCG del Piemonte!

tutte le docg del piemonte

La lista completa delle DOCG del Piemonte

ALTA LANGA DOCG

Si tratta di un vino spumante (in versione bianca, rossa o rosata) ottenuto con la sola rifermentazione in bottiglia. Si produce unicamente nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo con uve da vigneti con la seguente composizione ampelografica: pinot nero e/o chardonnay dal 90 al 100%. Ottimo come aperitivo, con pesce e carne bianca, antipasti e primi leggeri.

ASTI DOCG

Si produceva in Monferrato e Langhe già dal 1200. Oggi viene prodotto nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo solo con uve di Moscato Bianco. Ottimo con torte e pasticceria secca e fresca. In Piemonte si usa anche al posto del Marsala nella preparazione dello zabaione.

BARBARESCO DOCG

Vino dalle origini molto antiche. Si realizza con le uve del vitigno Nebbiolo coltivato sulle colline che dominano il fiume Tanaro (Barbaresco, Treiso, Neive e la frazione di San Rocco Seno d’Elvio del comune di Alba). Perfetto con formaggi stagionati e secondi di carne.

BARBERA D’ASTI DOCG

DOCG piemontese dal 2008, la Barbera d’Asti si realizza nelle province di Asti e Alessandria con uve Barbera almeno al 90% e il restante da vitigni a bacca rossa non aromatici idonei alla coltivazione sul suolo regionale. Ottimo con i piatti di carne della tradizione piemontese.

BARBERA DEL MONFERRATO SUPERIORE DOCG

Prodotto nei comuni delle province di Alessandria e Asti, questo vino è da considerarsi DOCG dopo un invecchiamento di almeno 14 mesi, di cui 6 in botti di legno. È perfetto con i piatti di carne della tradizione piemontese.

BAROLO DOCG

Vino dalla lunghissima storia prodotto da uve Nebbiolo coltivate negli undici comuni della cosiddetta “Langa del Barolo”. Subisce un processo di invecchiamento di almeno 3 anni (5 se Riserva). Si abbina alla carne rossa, in particolare agli arrosti.

BRACHETTO D’ACQUI o ACQUI DOCG

È prodotto con sole uve Brachetto della provincia di Asti e Alessandria e lo troviamo sia fermo che in versione spumante. Noto per esaltare il sapore delle fragole e delle pesche (due eccellenze del territorio), è ideale con macedonie di frutta e sorbetti. Ottimo anche con la pasticceria secca piemontese, dolci da forno e crostate di frutta.

DOGLIANI DOCG

È il più famoso e conosciuto tra i Dolcetti piemontesi. Consigliato con i secondi piatti di carne, sia in umido che brasate e con la pasta al ragù.

DOLCETTO DI DIANO D’ALBA DOCG o DIANO D’ALBA DOCG

È un Dolcetto ricco di profumi e colore prodotto nel solo comune di Diano d’Alba. Si abbina a primi e formaggi freschi.

DOLCETTO DI OVADA SUPERIORE DOCG o OVADA DOCG

Si produce con sole uve Dolcetto in alcuni comuni dell’Ovadese e si consuma relativamente giovane. Ottimo con primi piatti, carne e formaggi. Se riserva è perfetto con i piatti tipici di carne piemontese.

ERBALUCE DI CALUSO DOCG o CALUSO DOCG

Si realizza con uve del vitigno Erbaluce coltivate in zone specifiche della provincia di Torino. Si abbina ad antipasti, piatti di pesce e risotti delicati.

GATTINARA DOCG

Vino storico che si produceva già nei secoli passati. Realizzato nel solo comune di Gattinara, è un Nebbiolo dal 90 al 100% e viene invecchiato per almeno 2 anni in botti di legno. Speciale con selvaggina, risotti e formaggi a pasta dura.

GAVI o CORTESE DI GAVI DOCG

Si produce con uve Cortese nella sola provincia di Alessandria. Generalmente abbinato ad antipasti con frutti di mare, carni delicate o verdure. Ottimo anche con frittate o torte di verdura.

GHEMME DOCG

Composto generalmente da un 85% di Nebbiolo insieme a Vespolina e Bonarda Novarese è prodotto nei comuni di Ghemme e Romagnano Sesia. Si abbina a risotti, selvaggina in salmì, arrosti, brasati e formaggi stagionati.

NIZZA DOCG

Importante rosso invecchiato almeno 18 mesi (di cui 6 in botte). È prodotto in 18 comuni nella provincia di Asti con uve Barbera. Si accompagna a piatti tipici della cucina piemontese e più in generale a primi piatti con carne.

ROERO DOCG e ROERO ARNEIS DOCG

Vino prodotto da secoli nel nostro territorio. La versione rossa (Roero DOCG) è realizzata con almeno il 95% di uve Nebbiolo (in alcuni casi con un 5% da altri vitigni a bacca nera non aromatici tra quelli autorizzati) in soli 19 comuni sulla riva sinistra del fiume Tanaro. Non dimentichiamo il Roero Arneis DOCG, DOCG bianca del Piemonte realizzata con sole uve Arneis. Qui puoi scoprirlo più da vicino.

RUCHÉ DI CASTAGNOLE MONFERRATO DOCG

È prodotto in soli 7 comuni nella provincia di Asti con uve Ruché (con un’eventuale aggiunta di Barbera e/o Brachetto). Si sposa con formaggi saporiti e con alcuni piatti tipici della tradizione.

Adesso che conosci tutte le DOCG del Piemonte non ti resta che scoprire più da vicino quelle prodotte nel nostro territorio, Roero DOCG e Roero Arneis DOCG, e consultare la lista della cantine aderenti al Consorzio che li producono!

Ringraziamo Valter Abbà per le foto.