Nebbioli & C. Una vendemmia sorprendente premia l’uva da Barolo e Barbaresco. Il Consorzio gongola e annuncia il primo evento in presenza nel 2022 a Torino

Per Matteo Ascheri, presidente del Consorzio del Barolo e Barbaresco, anche al timone di Piemonte Land, superconsorzio che riunisce i Consorzi vitivinicoli dle Piemonte, la parola chiave per la vendemmia 2021 è “sorpresa”. «Perché, dopo la siccità di questi mesi, anche se oggi (4 ottobre ndr) sta piovendo, certo non ci aspettavamo che l’uva fosse così bella, sana, buona, con un equilibrio di alcol e acidità perfetto. Insomma un’annata da ricordare». Poi, sollecitato sui mercati, Ascheri conferma ad ottobre un +15% di vendite per le denominazioni consortili e, sul futuro, pratica la tipica realpolitik dei vignaioli di Langa che prevedono possibili “dilatazioni” commerciali in molti mercati esteri per i vini di Langa (e forse non solo) dovute alla crisi climatica che ha colpito duro in Francia, un fatto, questo che, secondo alcuni osservatori, potrebbe spostare più consumi verso le produzioni piemontesi-italiche. Sarà così? «Sono dinamiche particolari. Staremo a vedere» chiosa Ascheri.
In ultimo, ma non per ultimo, Ascheri accenna a Grandi Langhe, la kermesse organizzata d’intesa con il Consorzio del Roero. Slittata per Covid si farà nel 2022 a Torino invece che ad Alba. «Abbiamo deciso di cambiare la location di Grandi Langhe in primis per permettere il rispetto della normativa sul distanziamento, e in secondo luogo per dare un segnale importante che rifletta la crescita che l’evento ha avuto nelle ultime edizioni» spiega Ascheri.

Nello specifico, come si legge nella nota stampa diffusa dal Consorzio del Barolo e Barbaresco, “Grandi Langhe, manifestazione dedicata a buyer, distributori, enotecari e ristoratori italiani e stranieri, sbarcherà a Torino il 31 gennaio e 1° febbraio 2022, dopo un anno di stop forzato dovuto alla pandemia di Covid-19″. I numeri sono di tutto rispetto: “Oltre 200 cantine di Langhe e Roero presenteranno le proprie etichette nei suggestivi spazi di OGR Torino, hub di innovazione, enogastronomia e cultura contemporaneadel capoluogo piemontese, una scelta strategica orientata alla volontà di far crescere sempre maggiormente l’evento, da anni uno dei primissimi appuntamenti del calendario enologico italiano”.

Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, insieme al Consorzio Tutela Roero, sono promotori della manifestazione, che nel 2020 ha registrato oltre duemila presenze da 34 paesi. La due giorni dedicata alle DOCG e DOC di Langhe e Roero sarà dunque la prima occasione dell’anno per assaggiare le nuove annate di Barolo DOCG, Barbaresco DOCG, Roero DOCG e delle altre denominazioni del territorio.

Su Grandi Langhe il Presidente del Consorzio Roero Francesco Monchiero si esprime così: «Siamo molto soddisfatti che la collaborazione tra Consorzio del Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani e Consorzio del Roero cresca costantemente e la prossima edizione di Grandi Langhe ne sarà la conferma. In questi anni l’afflusso di operatori è aumentato costantemente e la scelta di portare l’evento a Torino presso OGR Torino è proprio dovuta alla volontà di rispondere all’esigenza di accogliere un maggior numero di persone interessate a conoscere meglio i nostri vini»
Opinioni confermate dal direttore del Consozio Barolo e Barbaresco, Andrea Ferrero: «OGR Torino è una sede moderna, centrale e prestigiosa, che ospiterà oltre 200 cantine del territorio che parteciperanno a Grandi Langhe e avranno la possibilità di incontrare gli operatori di settore»

L’elenco delle cantine partecipanti sarà disponibile a breve sul sito www.grandilanghe.com. Le iscrizioni, riservate esclusivamente agli operatori di settore, apriranno nel mese di dicembre.

Per leggere l’articolo completo, clicca qui.